Quando si affronta il tema del self-care, uno degli argomenti caldi è l’ansia, dovuta all’eccesso di stress. Se ne è parlato molto in seguito all’emergenza sanitaria e alla cosiddetta pandemic fatigue, la stanchezza dovuta alle conseguenze della pandemia, solo per fare un esempio. Tutti i media e i canali di informazione, incluso il mio blog, tendono a mettere in guardia le persone: stress e ansia possono avere ripercussioni serie sulla nostra salute fisica e mentale. Per questo motivo, i rimedi si moltiplicano: app di meditazione, corsi di mindfulness, classi di yoga. Non si parla mai dello stress “buono”, quello che, se ben dosato, può addirittura avere un’influenza positiva sulla nostra performance professionale.
La risposta fight or flight e lo stress
Le situazioni potenzialmente ansiogene innescano in noi una risposta ancestrale, inscritta nel nostro DNA: la cosiddetta reazione “fight or flight”, attacco o fuga. La nostra mente avverte un pericolo, vero o presunto, e il sistema nervoso rilascia adrenalina. Questa reazione chimica genera stress nel corpo che, evitato il pericolo, dovrà ritornare in uno stato di quiete. Pensaci un momento, ti sarà capitato molte volte di sperimentare questo tipo di stress. Magari quando ai tempi dell’università stavi sveglia tutta la notte per preparare un esame ed eri in tensione fino al giorno dell’appello. Oppure quando dai il tutto per tutto sotto scadenza, fino alla consegna del progetto su cui stai lavorando. In circostanze simili, quell’adrenalina scaturita dall’idea “adesso o mai più” in realtà è positiva, perché ci dà quel boost momentaneo che ci serve a portare a termine qualcosa di importante. È una specie di arma segreta che possiamo mettere via quando non ne abbiamo più bisogno. Difatti, una volta cessato il “pericolo”, l’adrenalina scema e lascia il posto a uno stato di rilassatezza che quasi ci svuota ma che è necessario a ristabilire le normali funzioni del nostro sistema nervoso.
L’ansia è un’emozione come un’altra
L’ansia, in sé, non è né positiva né negativa: esiste, e questo è un dato di fatto. È una delle emozioni che proviamo e, in quanto tale, tendiamo a etichettarla come buona o cattiva in base all’esperienza che ne facciamo, al modo in cui reagiamo a essa. La percezione che abbiamo di un’emozione può fare un’enorme differenza, in tal senso. L’ansia può attivare i nostri sensi, ci aiuta a essere vigili e attente di fronte a un ostacolo o a un’incertezza. Proprio per questo, può renderci più creative nel trovare soluzioni e aumenta la nostra capacità di relazionarci con le altre persone. Il problema è mantenere la nostra ansia in quest’area di sicurezza, perché la vera difficoltà sta nel diventare troppo ansiose. E il “troppo” varia da persona a persona.
Come mantenere stress e ansia a livelli accettabili in ambito professionale
Il problema dello stress, che sfocia nell’ansia, è che non sappiamo riconoscere il limite oltre il quale questa emozione diventa nociva. In ambito professionale, in particolare, se riusciamo a mantenere questi aspetti sotto controllo, possiamo usarli a nostro vantaggio. Ti lascio qualche suggerimento per tenere a bada stress e ansia nei momenti cruciali di una performance professionale.
- Radicati nel corpo. Quando a generare stress e ansia sono i tuoi pensieri negativi, un modo molto semplice per ritornare padrona di te stessa è uscire dalla testa e radicarti nel corpo. Questo puoi farlo con dei semplici esercizi di respirazione. Respirare in modo profondo ricorda al corpo che deve calmarsi e, da quello stato di calma, pensare in modo oggettivo. Lo so, sembra troppo semplice e, invece, la respirazione è uno strumento che puoi usare subito per avere un sollievo immediato. Se la respirazione da sola non dovesse bastare, ti invito ad allenarti o a fare una passeggiata: attivare i muscoli del corpo è un modo per uscire dallo stato mentale che ha provocato l’ansia, quando questa è andata troppo oltre.
- Cambia prospettiva. Quando sei in uno stato ansioso rispetto a un progetto da portare a termine, domandati se è questione di vita o di morte. Cosa succederebbe davvero se non finissi in tempo? Quando l’ansia sfocia in panico, i pensieri diventano irrealistici. Da quale altra prospettiva puoi guardare quella situazione? Stabilisci quali aspetti sono sotto il tuo controllo e, da qui, pianifica i prossimi passi da fare. Ricordati che uno degli aspetti su cui hai sicuramente il controllo è la tua prospettiva. I pensieri non sono fatti.
- Trasforma le tue paure. Quando lo stress prende il sopravvento, cominciano a insorgere diverse paure legate al fallimento. Inizi a immaginare le situazioni più catastrofiche: ti dimentichi tutto, fai scena muta, il file con tutti i dati scompare misteriosamente. Le nostre paure riguardano cose a cui teniamo. Se invece di figurarti tutto quello che potrà andar male, avessi invece un atteggiamento proattivo? Per esempio, se la tua paura è di avere un improvviso vuoto di memoria, preparati una piccola scaletta che possa aiutarti a riprendere il filo.
- Sii empatica nei tuoi confronti. Quando l’ansia ha il sopravvento sulla razionalità e cominci a dubitare del tuo valore, centrati su di te e cerca di ricordare i motivi per cui sei stata assunta e tutti gli elogi e i successi che di certo avrai collezionato fino a questo momento. Normalizza lo stress, pensa che capita a tutti di sentirsi sotto pressione prima di un evento importante. Mostra compassione nei confronti di te stessa e della tua ansia.
Come vedi, stress e ansia in ambito lavorativo possono avere effetti positivi, purché sappiamo usarli come risorse. Se ti rendi conto che il tuo stato di ansia persiste da troppo tempo e che questo ha un impatto negativo sulla tua vita, non prendere la cosa sotto gamba e corri ai ripari.
Se vuoi approfondire l’argomento, ti suggerisco di leggere il post Affronta lo stress con 5 pratiche di self-care radicale.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.