Capita spesso che le donne che si innamorano di un narciso si facciano la domanda “perché proprio io?”
Si struggono al pensiero di non essersi accorte di cosa stesse succedendo e, anche quando il narciso ha iniziato a svelare il suo lato aggressivo, di non essere state in grado di sottrarsi al gioco vittima-carnefice, con la conseguenza di percepire la loro vita come distrutta.
Esistono due motivazioni principali:
- La donna che cade nella trappola del narciso è una donna che a sua volta ha sperimentato la ferita narcisistica, che ha cioè subito un abbandono (reale o percepito come tale) da parte di un genitore o di una figura adulta di riferimento. Queste tematiche vanno affrontate in psicoterapia, in un percorso che vada a ricostruire alcuni pezzi mancanti nella relazione con i genitori e con i familiari più prossimi, e non possono essere oggetto del coaching.
- Molte donne che diventano prede dei narcisi sono donne che non hanno avuto una formazione sentimentale adeguata nel periodo dell’adolescenza. L’adolescenza nell’età evolutiva è un periodo importante per due motivi: avviene il distacco dalla fase di innamoramento verso i genitori, che diventano ora persone con i loro limiti e le loro debolezze ed avviene la scoperta del mondo, il nostro microcosmo si popola di persone nuove, si forma la nostra personalità che arriverà a maturazione nell’età adulta, e facciamo le prime esperienze amorose. Il ciclo evolutivo dell’adolescenza va dai 13 ai 25 anni, a seconda dell’educazione, della cultura e del contesto in cui avviene il nostro sviluppo. Se nell’età evolutiva manca la fase della scoperta, della formazione della personalità anche da un punto di vista sentimentale e sessuale, ci si può ritrovare nell’età dell’università, ossia un’età di responsabilizzazione, ad avere relazioni monogamiche anche molto lunghe. La fase della scoperta è fondamentale perché rappresenta anche la conoscenza di sé, del modo di rapportarsi col maschile. Una donna che si ritrova in età adulta senza aver sperimentato questa fase, avendo avuto solo una lunga relazione monogamica, finisce per avere un’idea edulcorata e ingenua del rapporto di coppia, non si rende conto della fase del love bombing e può finire per ritrovarsi vittima di un narciso senza avere gli strumenti per fronteggiare una situazione di questo tipo.
Esiste una nutrita letteratura e filmografia intrisa di romanticismo che descrive l’amore come un incantesimo, un colpo di fulmine, un sentimento immediato che ti fa comprendere senza alcuna esitazione di aver incontrato l’anima gemella. È possibile, statisticamente, che a qualcuno sia successa un’esperienza del genere. Tuttavia, l’amore è un sentimento molto più complesso che necessita di un’elaborazione lunga. È un sentimento sofisticato, che può essere doloroso e impegnativo e che si costruisce in un tempo adeguato, aggiungendo un tassello in più a ogni incontro, per arrivare a costruire insieme al partner una relazione solida. Per questo, se una donna incontra un uomo che al primo appuntamento non solo le fa una serie di complimenti spropositati ma che inizia anche a prospettarle una vita insieme con dettagli precisi, probabilmente quella donna ha incontrato un narciso.
Il love bombing non va confuso con l’amore. Spesso i narcisi scelgono prede emotivamente fragili, una donna sola e vulnerabile è una preda facile ed è più incline a subire il fascino del love bombing.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.