Associamo la vulnerabilità con la debolezza, con la fragilità e con l’eccessiva sensibilità. Non ci piace mostrarci vulnerabili perché non ci piace l’idea di essere ferite, attaccate, di farci sorprendere disarmate e indifese. A volte siamo noi a metterci in una condizione di vulnerabilità, fidandoci delle persone sbagliate. E, come conseguenza, smettiamo di aprirci con gli altri e consideriamo la vulnerabilità come uno dei mali di cui non cadere preda.
Voglio farti conoscere il concetto di vulnerabilità consapevole che, a differenza del concetto canonico di vulnerabilità, è costruito in modo deliberato sulle tue esigenze e ti aiuta ad aprirti in modo più coraggioso. Potremmo definire la vulnerabilità consapevole come quella condizione in cui, pur sapendo di non essere perfette, scegliamo comunque di rivelarci per come siamo.
Problemi di confini
La vulnerabilità consapevole richiede un certo grado di forza e di accettazione di sé. Se ti sembra di aprirti troppo o troppo presto con le persone, potresti avere dei problemi a stabilire i tuoi confini. Quando conosci una persona nuova che ti piace, che ti ispira fiducia, e hai l’urgenza di confessare tutta la tua vita senza omettere alcun particolare, per poi pentirti subito dopo, non stai esprimendo una vulnerabilità consapevole, bensì una difficile gestione dei confini. Non c’è motivo per cui un estraneo debba avere accesso alla parte più fragile della tua storia e della tua emotività. La fiducia non si regala, si guadagna. Ci fidiamo di qualcuno quando abbiamo ripetute evidenze – non solo con le parole ma anche con le azioni – della sua affidabilità.
Praticare la vulnerabilità consapevole non significa aprirsi con tutti. Sei tu che hai la facoltà di decidere chi può avere accesso alla tua intimità. Avere controllo su questo aspetto riduce il senso di fragilità e debolezza. Tuttavia, soprattutto se sei una donna che tende al perfezionismo, potresti cadere nella facile trappola dell’isolamento: non mostrarti affatto, non condividere mai con nessuno quella parte di te privata e segreta. Anche un atteggiamento di questo tipo denota un problema nello stabilire i propri confini che, in questo caso, sono troppo ristretti. Entrambi gli estremi – condividere con troppa facilità o non condividere affatto – possono essere dei grandi blocchi per costruire una relazione intima e profonda con un’altra persona.
Praticare la vulnerabilità consapevole
Puoi superare questi due estremi e darti il permesso di farti vedere e amare per come sei davvero, imparando a praticare la vulnerabilità consapevole. Come?
- Sii selettiva. Non aprirti con le persone che criticano i tuoi errori o che cercano di prevaricarti. Puoi decidere quando, come e con chi aprirti. Scegli persone da cui ti senti incoraggiata dopo averci parlato, quelle che a loro volta condividono con te cose personali e non ti giudicano.
- Metti alla prova la tua motivazione. Cerca cioè di capire per quale motivo vuoi aprirti con una persona. È possibile che tu stia cercando di attirare l’attenzione su di te? Se hai appena conosciuto una persona, forse non è il caso di condividere con lei i tuoi più reconditi segreti. Non è così che si costruisce un rapporto profondo. Un rapporto basato sull’intimità deve avere solide fondamenta costruite nel tempo. Allo stesso modo, non sentirti “obbligata” ad aprirti con una persona solo perché ti dice che sei la sua migliore amica o l’unica con cui riesce a confidarsi.
- Riconosci la differenza tra autenticità e vulnerabilità. Spesso, con l’intento di mostrare chi siamo davvero, tendiamo a condividere con una persona conosciuta da poco episodi ed eventi “pesanti” per il tipo di relazione che si è creata con lei. Essere autentiche non significa confessare all’altro tutta la propria vita. Puoi, ad esempio, alludere al fatto che hai attraversato un momento difficile senza raccontare tutti i dettagli. Ogni cosa a suo tempo.
- Definisci i tuoi confini. Se vuoi praticare la vulnerabilità consapevole, devi essere molto brava a stabilire i tuoi confini, sia fisici sia emotivi. Avere dei confini ben definiti è diverso dall’ergere muri. Significa piuttosto costruire dei ponti assecondando i tuoi tempi e confidando nella tua capacità di giudizio. Le persone mostrano chi sono anche e soprattutto con i loro comportamenti.
- Impara ad amarti di più. Il modo in cui gli altri ci trattano è uno specchio di come noi trattiamo noi stesse. La vulnerabilità consapevole si nutre di self-love. Quando tratti te stessa con gentilezza e compassione e ti prendi cura di te, ti verrà più naturale mostrarti vulnerabile con l’intenzione di esserlo, anziché senza cognizione di esserlo. Questo dipende dal fatto che, quando accetti tutto di te, non sei più così preoccupata dell’approvazione degli altri e le altre persone hanno meno potere di ferirti.
Praticare la vulnerabilità consapevole richiede i suoi tempi e molto allenamento. È possibile che tu abbia ancora l’istinto di raccontare tutta la tua vita alla prima persona che si mostra gentile con te. Se accade, non rimproverarti e non sentirti in imbarazzo. Determina per il futuro di imparare a costruire confini più netti e definiti e prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno: ne vale la pena.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.