È inutile girarci intorno: dopo la crisi del 2008, che facciamo ancora fatica a scrollarci di dosso, tutte noi abbiamo dovuto tirare i remi in barca, ridimensionare le nostre spese, rivedere il budget per le vacanze, rimandare acquisti importanti. Le meno fortunate hanno dovuto affrontare la bancarotta, o si sono viste pignorare immobili, o si sono ritrovate senz’auto perché non potevano più pagare le rate. Proprio quando ci sentivamo indipendenti e forti perché potevamo contare sul nostro lavoro, ottenuto dopo anni di sacrifici e studi, ecco che le regole del gioco sono cambiate e ci hanno lasciato del tutto impreparate.
In una situazione nuova, di cui non si conoscono le sfaccettature, è naturale farsi prendere dal panico. A maggior ragione quando si tratta di affrontare una crisi economica: per quanto energiche possiamo sforzarci di essere, il fatto di non essere in grado di controllare le circostanze esterne ci fa sentire impotenti e ci demotiva. C’è di più: quando abbiamo problemi economici, ci accompagna sempre un senso di vergogna e di disgusto di noi stesse che peggiora di gran lunga la situazione. Il senso di vergogna nasce da una credenza diffusa nel nostro sistema valoriale, basata sulla convinzione che il fallimento personale, i pignoramenti, la perdita della casa e del lavoro non capitino a tutti ma solo alle persone “cattive”. Inconsciamente, quindi, sentiamo che in qualche modo ce lo siamo meritato, che siamo indegne. Diventa difficile, in queste circostanze, separare il senso di inadeguatezza per ciò che ci è accaduto, dal senso di inadeguatezza per le donne che siamo.
Quando si fa strada dentro di noi il dubbio di essere delle “brutte persone”, ecco che perdiamo del tutto il controllo della nostra vita. Ritenendo di non meritare l’affrancamento dai nostri problemi finanziari, non solo non siamo capaci di focalizzarci in modo lucido ed efficace sulla strategia per fronteggiare la nostra situazione, ma ci chiudiamo in noi stesse per il timore del giudizio altrui e quindi non riusciamo nemmeno a chiedere aiuto o consiglio. Eppure, non serve a nulla nascondere la testa sotto la sabbia, bisogna fare scelte difficili ed essere molto attente con i nostri soldi. E non possiamo fare nulla di tutto questo se prima non impariamo a liberarci del senso di vergogna e di miseria interiore.
Se non ci rendiamo conto che avere problemi finanziari non coincide con un giudizio di valore sulla nostra persona, non potremo mai iniziare una valutazione delle nostre risorse interiori. Tali risorse sono doni che diamo per scontati e che possono aiutarci a superare questo tipo di sfide. Qualche esempio? L’immaginazione, così bistrattata perché non poggia le basi sulla realtà, è una risorsa molto valida. Oppure le capacità organizzative, che per quanto banali possano sembrare, non sono appannaggio di tutti. Oppure la saggezza, quella che viene dalle esperienze sul campo, quando abbiamo imparato a difendere i nostri confini.
Le risorse interiori sono tutte quelle capacità che non generano, di per sé, ricchezza ma che sono essenziali nello sviluppare una visione più ampia della nostra realtà e delle nostre possibilità. Nel momento in cui siamo alle prese con un tracollo finanziario, abbiamo bisogno di fare chiarezza e di rimettere ordine laddove c’è solo il caos, sia dentro sia fuori di noi. Comprendere profondamente quali sono le nostre priorità, cosa conta davvero nella nostra vita, può aiutarci a tirar fuori una creatività che ci sarà molto utile nel momento in cui dovremo ripensare la nostra realtà economica e lavorativa.
Lascia che ti suggerisca un esercizio creativo per uscire dalla gabbia mentale del presente, che non ti lascia vedere al di là del tuo naso, e per dissipare il senso di tristezza e inerzia:
- Scrivi una lettera alla te stessa tra cinque anni. Immagina di essere completamente appagata e soddisfatta della tua vita. E fatti una serie di domande: come vivi? Dove e con chi? Che lavoro fai?
È un esercizio non semplice, lo so, ma può diventare una bussola per guidare il tuo presente in direzione del futuro che ti sei prospettata. Così, ad esempio, se immagini di essere un’affermata giornalista, le tue scelte di oggi saranno indirizzate e mirate al tuo obiettivo. Siccome in questa fase di instabilità emotiva potresti cambiare spesso idea, puoi decidere di ripetere l’esercizio anche tutti i giorni. Più ti connetti con il tuo Io Autentico, maggiore concretezza e autenticità acquisiranno i tuoi desideri.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.