Il coraggio di dirsi la verità

E’ un po’ che sono “missing in action”, lo so bene.

Un po’ le circostanze, un po’ che non mi andava di scrivere cose personali perché avevo paura che mi scappasse qualcosa che non era giusto trasparisse, un po’ che è un momento delicato e sono un giorno sul melo ed un giorno sul pero anche se sempre più focalizzata verso una certa visione, un po’ che è tornato il mal di pancia, quello che non si faceva sentire da qualche anno.

Perché?

Perché non mi sono detta la verità, perché i devo sono ancora una volta troppi più dei voglio, perché dover stare dietro ai numeri (leggi soldi) mi fa perdere di vista il motivo per cui ho deciso di fare tutto questo, non nel 2011, ma nel 2009 e prima ancora nel 2007.

Credo che la cosa più efficace e più difficile che un essere umano adulto e pensante possa fare sia dirsi la verità, aldilà delle bugie bianche, delle frasi di circostanza, di quello che è giusto, di quello che non preoccupa gli altri, di come pagherai il conto della carta di credito questo mese (hello Malaysia!).

Insomma una certa mattina, fra caffè espresso e cielo blu, io mi sono detta la verità, anzi l’ho scritta.

Vederla nero su bianco mi ha terrorizzata e liberata allo stesso tempo, subito dopo però è iniziato il mal di pancia, guarda un poco.

Qualche ora dopo al workshop di presentazione delle carte di coaching di ADF ho tirato fuori una serie di domande per l’aria Potenziale che mi hanno fatto sorridere, quindi adesso, visto che dirmi la verità mi ha fatto venire il mal di pancia (ed ha innescato tutta una serie di accadimenti che in questo momento mi fanno sentire esattamente così quando io invece erano mesi che mi sentivo così), adesso rispondo pubblicamente ad una serie di domande, chissà che per contrappasso mi passi…

SE DOVESSI MORIRE ENTRO TRE ORE COSA RIMPIANGERESTI DI PIU’?

Molto felicemente posso dire che a livello professionale non rimpiangerei assolutamente nulla, tra l’altro ho anche una assicurazione che copre ADF per cui non lascerei nemmeno qualcuno nei guai, anzi.

Avrei un piccolo rimpianto a livello personale, ma nulla che non si possa rimediare in quelle tre ore.

Mi spiacerebbe moltissimo non aver visto NY, ma spero che da morti si possa fare lo stesso.

QUALE SOGNO HAI PARCHEGGIATO PER IL MOMENTO?COME E’ NATO QUESTO SOGNO?

Ne ho quattro:

  1. Vivere per un anno da “nomade digitale”
  2. Andare a vivere in Portogallo/Sicilia/isola del Mediterraneo non meglio specificata per 6 mesi all’anno
  3. Aprire una libreria + caffè dove ci sono solo libri e percorsi di lettura legati alla Felicità e dove fare eventi di coaching e formazione
  4. Aprire una cartoleria + caffè + riviste molto bianca e chic ma morbida

HAI QUALCHE PAURA IRRAZIONALE?

Si, le lenzuola e gli asciugamani non lavati negli hotel

QUAL E’ STATA L’ULTIMA VOLTA CHE HAI PROVATO STUPORE?

Eh, purtroppo il 17 maggio 2017 verso le 15 30, ma è stato lo stupore “definitivo” per fortuna

DOVE E QUANDO HAI LE MIGLIORI IDEE?

Al mattino appena sveglia oppure dopo che ho camminato

COME GESTISCI L’AUTOCRITICA?

Ci sguazzo – per deformazione mentale e per mestiere – la mia unica salvezza è che ad un certo punto mollo tutto e mi concentro solo su: gelato/pizza/gin+vodka+tequila/quaderno/rossetto/gatto/canzone/libro

CHE COSA PENSI DI MERITARE DALLA VITA?

Ho avuto molto, ma tutto sudato, sudatissimo e a fronte di una fatica enorme, troppo grande, quando fai così fatica purtroppo a volte non riesci nemmeno a goderti i risultati.

Al momento vorrei anche una vita senza mal di pancia, speriamo.

 

 

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Francesca

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