Ho pubblicato una foto su Facebook: una bellissima pin up anni 50 entrava in un letto comodissimo e diceva “Sogno questo momento da questa mattina alle 7”.
Mi piaceva l’immagine ed è una cosa che penso spesso.
Mi hanno scritto un sacco di donne di varie età, professione, stato famigliare per dirmi che erano particolarmente impressionate dalla scelta, pensavano di essere le uniche a pensarla così.
Non penso di essere circondata da overachiever, penso però che ci facciamo carico di un sacco di cose, che pensiamo troppo e che spesso non pensiamo a quello che abbiamo noi e non solo a quello in più che hanno le altre (a me è successo questa mattina con una collega a cui voglio molto bene “Perchè lei si e io no? Perchè a lei viene tutto così bene e a me solo ciofeche? E poi lei sa gestire così bene il suo tempo e fa sempre la cosa giusta al momento giusto”).
Un pò è genetico, un pò ce lo stanno chiedendo e i passaggi intermedi fra il femminismo e le quote rosa sono stati nebulosi.
“Il viaggio dell’Eroina” è un libro ormai un pò obsoleto che non posso non consigliare. perchè dice che per noi donne geneticamente è importante Essere e non Fare, il fare non ci basterà mai, almeno fino a quando non sappiamo veramente chi siamo.
Bazzeccole insomma.
Anche se il vero libro moderno è “Thrive” di Arianna Huffington (in Italiano ” Cambiare passo”) che dice – in soldoni – che se non la smettiamo finiamo tutte al pronto soccorso come è successo a lei e non ci godiamo niente della vita.
Il che mi sembra un ottimo punto di partenza ed un ottimo manifesto personale per quello che mi riguarda.
Qualche settimana fa ho scritto che non mi ricordavo più chi ero aldilà del mio ruolo professionale, in questi giorni ho provato a isolare i momenti di Essere puro aldilà del mio (seppur piacevolissimo) fare.
– per tutti i perfetti 86 minuti di Frances Ha al cinema
– quando invece di uscire abbiamo passato il pomeriggio a rivedere Totoro
– quando ho passato il sabato mattina alla Feltrinelli a vedere quali graphic novel nuove sono uscite e non mi sono resa conto del tempo che passava
– quando sono andata al mio Mastermind Group di coaching
– girare a piedi per Milano la domenica mattina fra le 9 e le 11
– quando faccio il tratto di strada stazione/casa a Glasgow e mi invento per 15 minuti una nuova vita fatta di casa nel centro storico e pendolarismo virtuoso (e una ADF nel VCO che possiamo gestire Sara ed io in remoto)
COSE CHE VORREI RIPRENDERE A FARE
– colazione lunga e solitaria almeno una volta alla settimana, di solito qui
– 2 film di seguito al cinema il pomeriggio
– guardare le vetrate del Duomo
– una mostra a settimana
– un nuovo posto a settimana in giro per la città
Ce la farò?
Vi dirò.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.