Definire i propri confini per una felice relazione di coppia

Uno dei primi temi che affronto durante i percorsi individuali di coaching è la cosiddetta Personal Foundation, ossia vado a indagare con la mia cliente su quali fondamenta ha eretto la sua personalità. Una donna che soffre per amore, che ha accumulato una sfilza di relazioni andate male, che non riesce a trovare l’uomo “giusto”, molto spesso ha problemi a definire i propri confini.

L’importanza di definire i propri confini in una relazione di coppia

Stabilire dei sani confini personali è fondamentale per avere una relazione felice, di qualunque tipo. Imparare come comunicare i tuoi paletti con facilità e grazia già dall’inizio di una relazione creerà le basi per un rapporto soddisfacente e porterà una maggiore armonia nella tua vita.

Se hai più di trentacinque anni, probabilmente sei stata cresciuta per diventare una “brava ragazza”, per fare in ogni circostanza la cosa “giusta” senza creare problemi. Questo mindset così radicato potrebbe, anche solo a livello inconscio, giocare una parte decisiva quando ti trovi in una relazione. Potresti, ad esempio, dire di sì quando invece preferiresti dire no, oppure non sentirti in diritto di esprimere appieno la tua opinione, per evitare conflitti e continuare a essere la “brava ragazza”.

Differenza tra essere condiscendente ed essere conciliante

Se sei una persona che tende sempre a compiacere gli altri o se sei incline a creare una co-dipendenza emotiva in una relazione, di coppia e non, potresti confondere l’essere condiscendente con l’essere conciliante. Vuoi essere condiscendente o vuoi trovare dei sani compromessi in un rapporto? Perché i compromessi utili in una relazione emergono solo da un confronto sincero, quando ti metti in discussione al cento per cento, quando dichiari apertamente chi sei, cosa ti piace, quali sono i tuoi desideri. Se non lo fai, rischi di restare intrappolata in una relazione a senso unico, che finisce per dare spazio solo all’altra persona.

Diversi modi di definire i propri confini

I confini personali possono essere di vario tipo e riflettono un ampio spettro delle nostre esperienze di vita, che abbiamo interiorizzato. Le nostre esperienze interiori ci danno indicazioni molto chiare sul tipo di confini esterni che sono adatti a noi e ci aiutano a scegliere quali comportamenti mettere in atto per ogni situazione.

Come si stabiliscono i nostri confini esterni? Si inizia imparando a negoziare le nostre preferenze e i nostri desideri. È necessario chiarire molto bene la differenza tra i diversi modi di definire i propri confini.

  • Preferenza. La preferenza consiste semplicemente nel sentirti libera di scegliere un’opzione o un’altra e di comunicarlo al tuo partner. Le relazioni di lunga durata si basano proprio su questa libertà, che non è affatto scontata. Se, dall’inizio, impari a esprimere le tue preferenze senza timore di contrariare l’altra persona, sarai in grado di affermare sempre la tua individualità nel rapporto di coppia.
  • Pretesa. A differenza di una preferenza, esprimere una pretesa è come chiedere qualcosa che pensi sia un tuo diritto o che ritieni ti sia in qualche modo dovuto. Bisogna fare attenzione con le richieste di questo tipo perché non lasciano campo alla collaborazione o all’incontro e nemmeno all’espressione dei tuoi bisogni. Anziché avanzare una pretesa può essere più efficace una richiesta chiara e risoluta che non sia vissuta dal partner come un obbligo o un’imposizione.
  • Giudizio. Uno dei problemi di comunicazione nelle relazioni è la creazione di giudizi e preconcetti sull’altro. Un giudizio è come una gabbia, in cui il partner non ha più capacità di manovra e di cambiamento. È naturale farsi un’opinione in base ai comportamenti dell’altro, ma etichettarlo in un certo modo significa che qualunque cosa l’altro faccia sarà interpretato con pregiudizio. Il fatto è che, se non sei in grado di comunicare in modo corretto le tue preferenze, i tuoi bisogni e i tuoi desideri, non hai elementi sufficienti per valutare le reazioni del partner alle tue richieste e, di conseguenza, per farti un’opinione ben definita delle sue risposte.
  • Condizioni non negoziabili. Chiarire a te stessa quali sono le condizioni non negoziabili, i punti su cui non sei disposta a cedere o a trattare è importante per avere un’ancora di salvezza nelle situazioni più confuse. E questo è un suggerimento che non riguarda solo la vita sentimentale ma si può applicare sul lavoro, nelle relazioni d’amicizia e in altri ambiti della comune convivenza. Quali sono i compromessi che non sei disposta ad accettare? Ad esempio, non puoi accettare che il tuo partner si droghi o faccia uso di alcolici. Non puoi accettare l’infedeltà. Oppure le tue condizioni non negoziabili riguardano la sfera etica o spirituale. Ciò che per te è importante merita di essere preservato, quindi prenditi il tuo tempo e chiarisciti bene quali sono le posizioni su cui non intendi scendere a patti.

Le domande da farsi per cominciare a definire i propri confini

Conoscere queste differenze ti aiuta a stabilire la tua verità e a sapere cosa va bene o non va bene per te. Questa capacità è inestimabile nelle prime fasi di una relazione perché, se sai essere assertiva, le reazioni del partner ai tuoi confini saranno incredibilmente indicative, ti daranno un sacco di informazioni.

Se non sai da dove partire, inizia da semplici domande:

  1. Cosa voglio in una relazione?
  2. Come voglio sentirmi?
  3. Come voglio vivere la mia vita di coppia?

Per rispondere a queste domande in modo sincero, devi essere disposta a correre il rischio di sentirti vulnerabile al punto da affermare i tuoi confini all’inizio di una relazione. Devi essere disposta a mostrare la risolutezza necessaria per stabilire le tue regole. Quando l’avrai fatto, tutto il resto sarà in discesa.

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