Il benessere sul luogo di lavoro passa attraverso confini ben definiti

Sia che tu lavori in un ufficio, in una cooperativa, in una caffetteria o in un qualunque ambiente in cui condividi gli spazi quotidiani con altre persone, il luogo di lavoro è quello in cui trascorri la maggior parte del tuo tempo durante la giornata. Se il clima che si respira è soffocante, se non hai rapporti positivi con colleghi, capi e collaboratori, ciò impatterà negativamente sul tuo umore e sulla tua produttività. Molte donne che si rivolgono a me con l’obiettivo di cambiare lavoro, in realtà vogliono scappare da un conflitto relazionale sul luogo di lavoro. Oltre ai conflitti, ci sono molti modi in cui una relazione di lavoro può diventare tossica, dalla vicina di scrivania che ti racconta tutti i suoi problemi di cuore, come se fossi la sua terapeuta, al collega che cerca di farti le scarpe e di cui non puoi fidarti. Per evitare inutili stress e, soprattutto, per proteggerti dalla negatività, è importante che tu tracci dei confini ben delineati.

Voglio darti 4 suggerimenti per mantenere le distanze di sicurezza al lavoro ed evitare che le persone intorno a te invadano i tuoi spazi.

1. Sii consapevole del tuo comportamento

Per prima cosa, impara a osservare come ti relazioni con gli altri. Se, ad esempio, ti rendi conto che, pur avendo cambiato lavoro, si creano sempre le stesse dinamiche (come un capo che ti sfrutta, il collega che cerca di metterti in cattiva luce, richieste di straordinari non pagati), è possibile che tu tenda a ricreare delle situazioni che hai già vissuto in passato, forse perché ci sono dei conflitti irrisolti o perché ripeti comportamenti che danno spazio all’altro di prevaricarti. Se hai l’impressione che la tua realtà si ripeta uguale a esperienze passate, prova a chiederti come quella situazione ti fa sentire, e individua a quale esperienza del tuo vissuto si ricollega. Una volta individuato il comportamento che innesca la risposta ricorrente da parte dell’altro, prova a modificare quel comportamento, inserendo dei paletti. Ad esempio, ti rendi sempre disponibile e le persone ne approfittano? Prova a non essere sempre condiscendente e a dire qualche no, ogni tanto, così nessuno darà più per scontata la tua disponibilità.

2. Cambia prospettiva

A volte basta cambiare il modo in cui vediamo qualcosa per far sì che quella cosa cambi. Non solo: anche l’atteggiamento con cui ti approcci alle situazioni fa la differenza. Se ti aspetti che qualcosa andrà male, finirà certamente così perché, a livello inconscio, metterai in atto dei meccanismi auto-sabotanti che confermino le tue aspettative. In un certo senso, è come se l’ambiente assorbisse le tue energie negative e le rispedisse al mittente. Ma questo è vero anche al contrario: se ti predisponi in modo positivo e propositivo, anche il tuo ambiente risponderà nella stessa maniera. Puoi quindi sfruttare quest’elemento a tuo vantaggio. Anziché andare al lavoro pensando che anche oggi sarà una giornata triste o difficile, prova a fare uno sforzo e visualizzati mentre sorridi e sei a tuo agio. È il principio della legge d’attrazione ma non ha nulla di magico. Sei sempre tu che decidi come vuoi sentirti, come vuoi predisporti verso il lavoro e i tuoi colleghi. Prova a concentrarti sulle sensazioni che vuoi provare per avere una giornata di lavoro produttiva.

3. Prova una postura di forza

Sono stati effettuati diversi studi che dimostrano che assumere con il corpo una postura di forza contribuisce a migliorare la fiducia in se stessi e mette in circolo gli ormoni della felicità. La postura, attraverso il linguaggio del corpo, è uno dei modi in cui comunichiamo con gli altri. Per non sentirti succube, prova a ripetere posizioni semplicissime. Ad esempio, stando in piedi, tieni la schiena dritta e le gambe leggermente allargate, poi appoggia le mani sui fianchi, un po’ come fa Superman. Oppure, stando seduta alla scrivania, reclinati leggermente all’indietro portando le braccia incrociate sopra la testa. Ripetere questo tipo di posture tutti i giorni farà aumentare in te l’autostima e comunicherà a chi ti è accanto che non sei facilmente manipolabile.

4. Fai delle richieste chiare

Il modo più efficace per stabilire i tuoi confini al lavoro è dire ad alta voce quello che pensi. Se ritieni che il tuo capo, un tuo collega o un tuo collaboratore stiano esagerando nelle loro pretese o stiano sconfinando oltre i limiti per te tollerabili di un rapporto di lavoro, fai delle richieste chiare e ragionevoli. Ancora una volta, fai caso al linguaggio del corpo e assicurati che sia coerente con le tue richieste. Se la collega inizia a raccontarti le sue pene d’amore durante l’orario di lavoro e tu hai un milione di task da finire, fa’ in modo di non darle corda, magari evitando di farle domande e mettendoti subito davanti al computer, in una posizione di chiusura. Oltre a questo, potresti accompagnare il linguaggio del corpo chiedendo in modo assertivo e gentile se potete parlarne più tardi. Se lo ritieni opportuno, puoi dare anche una spiegazione plausibile (nelle prime ore del mattino sei più produttiva oppure devi inviare un lavoro entro una certa ora, per esempio).

Le conseguenze di delimitare i tuoi confini

È importante che tu sia consapevole di non poter mettere in pratica questi step se sei una persona che tende a compiacere gli altri. Se hai paura che l’altra persona si offenda, difficilmente troverai la forza di difendere i tuoi confini e ciò ti porterà a sacrificare i tuoi bisogni. Quando inizi a dichiarare ciò che desideri e a stabilire dei confini netti, le persone intorno a te cambieranno atteggiamento ed è possibile che, all’inizio, si mostrino ostili. Potrebbe succedere, infatti, che, per quanto il tuo tono sia stato affabile, le persone con cui lavori non accolgano bene la tua richiesta e possano risentirsene. Quindi, prima di delimitare i tuoi confini in modo verbale, fai pace con questa eventualità. Non lasciarti scoraggiare, è solo una fase di passaggio. La situazione si assesterà e quelle stesse persone che tendevano a prevaricarti, inizieranno a rispettare te e i tuoi confini.

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