Può capitare a chiunque nella vita di attraversare un momento di difficoltà economica: un investimento sbagliato, la perdita di un lavoro, un’attività mal gestita. Qualunque sia il motivo dell’affanno finanziario in cui ci troviamo, preoccuparsi per i soldi è non solo umiliante ma anche deleterio. La preoccupazione blocca la creatività – ingrediente principe per rimettersi in gioco – e invia a noi stesse e agli altri segnali “negativi”, relativi alla mancanza, alla privazione, alla frustrazione. Quando siamo in apprensione per il denaro, ci mettiamo sulla difensiva, perché siamo attanagliate dalla paura che quel poco che ci è rimasto possa esserci portato via. E questa paura genera una chiusura su di sé, una contrazione.
È comprensibile che in una condizione di questo tipo non ci venga naturale esprimere il senso di gratitudine che, non mi stancherò mai di ripeterlo, è la condizione sine qua non per la creazione di abbondanza. Per cosa dovresti essere grata quando ti sembra di aver perso tutto? Come puoi vivere bene oggi avendo meno di ieri? Da qualche parte dentro di te sai di avere l’abilità e il coraggio di ricostruirti basandoti sui doni che ti sono rimasti e che nessuno potrà mai toglierti: la tua creatività, le tue emozioni e il tuo tempo. Il concetto di resilienza esprime proprio questo: riuscire a rimodellare la propria vita costruendo nuovi percorsi lavorativi. Ma nella fase di preoccupazione e relativa angoscia, non riesci a vedere alcuno spiraglio, ti senti povera di risorse, non solo economiche. Prima di iniziare qualunque percorso di risalita hai bisogno di ricostruire la speranza.
Il diario dei momenti felici
Se il diario della gratitudine in questa fase non funziona, ti propongo un altro esercizio. Non avere soldi da spendere non significa necessariamente che tu non possa godere di bei momenti ogni giorno. Sono certa che anche tu sei d’accordo con me su quest’affermazione. Ecco, il diario dei momenti felici serve proprio a ricordarti una piccola parentesi di felicità che ti sei regalata anche nella più difficile delle giornate. Se ci sembra che stiamo già vivendo al di sopra dei nostri mezzi, non è meglio cercare di trarre il massimo dalla vita che abbiamo? A volte la soluzione ai nostri problemi è proprio lì a portata di mano: basterebbe un gesto come una telefonata o un’azione inconsueta per iniziare un percorso che porterebbe verso un finale risolutivo. Solo che, ancora una volta, chiuse in noi stesse e nella nostra preoccupazione, non riusciamo a vedere la soluzione né a crederla possibile.
Il diario dei momenti felici ti aiuterà, pian piano, ad aprire, a uscire dal guscio in cui ti sei rifugiata. In cosa consiste? Ti chiedo di tenere un diario in cui annoterai ogni giorno un momento della tua giornata o un pensiero che generi valore. Possono essere attimi di gentilezza, allegria, ispirazione. Una frase che hai letto, il sorriso divertito di tuo figlio, una coincidenza inaspettata, un lampo di intuizione. I momenti felici non hanno prezzo, non li puoi comprare. Per questo è utile partire da lì. Solo uno, non di più, ma fai in modo che possa regalare conforto e incoraggiamento a te stessa e anche ai tuoi cari. Se ti stai chiedendo a cosa potrebbe servire, ti invito semplicemente a fidarti. Il diario dei momenti felici è uno strumento di intuizione creativa. Ti sarà utile per generare ottimismo e determinazione, indipendentemente dalle circostanze in cui ti trovi. Vedrai che un giorno alla volta, un pensiero alla volta, sarai di nuovo in grado di percepire la grandiosità della tua vita e ad accogliere la luce che fa sparire l’oscurità delle tue preoccupazioni.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.