Quando è iniziata la crisi nel 2008, ci sono state molte, moltissime persone che, letteralmente dall’oggi al domani, hanno perso non solo i loro risparmi ma anche case, proprietà, lavori. Puoi immaginare come deve essere vedere polverizzati i sacrifici di una vita intera? In realtà, tutte noi siamo state assalite dalla paura che potesse succedere a chiunque. La perdita finanziaria porta con sé un messaggio più profondo: è la perdita di sogni, di fiducia, di speranza. Eppure, hai notato che nei periodi di crisi economica, il compito di risollevarsi viene sempre affidato alle donne?
Anche se sono trascorsi dieci anni e lo spettro della crisi aleggia ancora sul nostro presente, alle donne viene tuttora riconosciuto il merito di sapersi reinventare, di far tesoro delle circostanze avverse per trarne fuori messaggi di speranza. Nel periodo della Grande Depressione, seguita alla famosa crisi del 1929, il compito di risollevare l’economia era stato affidato proprio alle donne che, dotate di coraggio, forza d’animo e perseveranza, avrebbero guidato una rinascita “in grembiule”. Il motore di questa rinascita fu la gratitudine, attraverso la quale far ripartire i cambiamenti positivi.
Come ti ripeto spesso nei miei post, la gratitudine è essa stessa sinonimo di ricchezza. Essere grati significa riconoscere di aver ricevuto, e dunque essere in possesso, di qualcosa, anche se questo qualcosa può apparire insignificante. Se io possiedo qualcosa, qualunque cosa, posso moltiplicarlo, farlo fruttare, trasformarlo in una fonte di benessere.
L’ingratitudine, al contrario, rappresenta la povertà, essendo essa negazione del possesso. È come il ladro che ti porta via anche quel poco che hai. A volte, soprattutto quando le ristrettezze economiche sono serie, tutto ciò che possiedi, e di cui essere grata, è la tua forza, il tuo coraggio, la tua capacità di resilienza. E non è poco: sei una donna e, in quanto tale, nel tuo DNA si tramandano l’ingegno, la creatività, la determinazione di tutte le donne che fin dal lontano passato hanno avuto la capacità di superare i momenti di difficoltà e di trasformare positivamente le loro esistenze e quelle di un’intera epoca.
Oggi viviamo in una società sempre connessa, con notizie aggiornate in tempo reale, a causa delle quali ci sentiamo angosciate, scoraggiate. I media hanno iniziato a bombardarci di news aggressive, sia nelle immagini, sia nelle parole. Siamo calate in un clima di terrore mediatico che contribuisce ad aumentare la sensazione di tensione emotiva che, a sua volta, indebolisce la nostra capacità di reazione.Cosa possiamo fare per recuperare quella capacità insita nei nostri geni? Ti sfido per una settimana a vivere ritirata dal mondo. Evita di leggere i giornali, cartacei e online, non guardare i telegiornali, frequenta il meno possibile i social network. Se qualche notizia importante deve raggiungerti, sta’ tranquilla che lo farà comunque. Quando ti relazioni dal vivo con le persone, fallo sempre col sorriso, chiedi loro cosa sta succedendo di bello nelle loro vite, racconta tu un episodio piacevole che lasci all’altro una sensazione positiva.
Conosci la storia del famoso slogan “Keep Calm And Carry On”? Oggi è talmente famoso che viene parafrasato e interpretato in diverse maniere ma non tutti sanno com’è nato. Nel 1939 in Inghilterra si temeva un’invasione nazista. Il governo ordinò allora di stampare più di due milioni di copie di un poster con questa semplice scritta, da distribuire ai cittadini nel caso in cui la situazione fosse precipitata.
Nonostante l’incursione nazista e tutte le difficoltà che il popolo inglese si trovò a fronteggiare, il peggio non si verificò e i poster furono distrutti. Tutti tranne uno che, non molti anni fa, fu trovato per caso da un libraio che lo espose in bella mostra nel suo negozio. Il resto è storia. Quel messaggio, in sé così semplice, era rassicurante e allo stesso tempo incoraggiante. Ed è l’invito che in questo momento faccio a te: anche nelle situazioni che ti sembrano senza via d’uscita, ogni volta che ti senti sopraffatta dagli eventi, mantieni la calma e vai avanti.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.