La parsimonia come fonte di abbondanza

Il termine parsimonia, nell’accezione moderna, è considerato negativo e richiama alla memoria privazione e sacrifici perché viene associato istintivamente a concetti ben più mortificanti. Usare la definizione di “parsimoniosa” parlando di una donna di solito equivale a sostituire con un eufemismo aggettivi come tirchia, taccagna, spilorcia. In origine, però, la parola parsimonia era utilizzata come una qualità positiva, una virtù auspicabile nelle donne in età da marito, che quando ne erano dotate, sapevano generare abbondanza e trarre il massimo dalle loro risorse. L’abbondanza che arrivava dalla parsimonia, inoltre, non era frutto del fato o della benevolenza dell’Universo ma era dovuta esclusivamente all’avvedutezza delle scelte di queste casalinghe organizzate, intraprendenti e creative.

La parsimonia è una dote che si può apprendere e che può diventare la nostra più grande alleata, sia nella buona che nella cattiva sorte economica. Essa ci mette in salvo dalla costante fluttuazione dei prezzi e ci garantisce di costruire un forziere fatto di risparmi accumulati nel tempo, con costanza e oculatezza. Ma se non si tratta di privarsi di ciò che ci piace e se non coincide col fare economia, in cosa consiste allora la parsimonia? Alla base della parsimonia c’è la capacità di scegliere e selezionare le nostre passioni. Una volta superata questa fase, sapremo esattamente in cosa vogliamo investire, quali piaceri vogliamo concederci e sceglieremo, di conseguenza, di tenere un profilo basso, senza eccedere, sugli aspetti esclusi dalle nostre scelte. Ad esempio, se abbiamo la passione per la cucina, ci daremo il permesso di spendere dei soldi per degli utensili di buona fattura e per materie prime biologiche e di qualità. Saranno questi i lussi che ci concederemo, acquisendo al contempo la capacità di non sprecare nulla, neanche gli avanzi. Se, invece, siamo appassionate di bei vestiti ed è questo il lusso a cui non vogliamo rinunciare, possiamo decidere di stabilire un budget da destinare a questa passione e magari di rinunciare alla spesa dell’auto, muovendoci con i mezzi pubblici.

La chiave della parsimonia è che deve portarci gioia, non farci sentire come se stessimo rinunciando ai piaceri della vita. Per questo è importante partire da noi stesse, stabilendo quali sono le nostre priorità. Potremmo definire la parsimonia come un compromesso tra ciò che decidiamo di concederci e ciò che scegliamo di lasciar andare, senza rimpianti. Ecco perché ciascuna donna deve tagliare su sé stessa il proprio concetto di parsimonia: i piaceri a cui decide volontariamente di rinunciare devono essere stabiliti in base al budget e alle esigenze familiari e non devono mai costituire per lei un’umiliazione. Un altro elemento essenziale della parsimonia, infatti, è la dignità, sia delle persone sia dei beni materiali. Per alcune donne questo concetto potrà coincidere con coltivare l’orto sul balcone, per altre acquistare i prodotti per la casa sfusi, ad esempio. La parsimonia non è una scusa per evitare di fare acquisti pazzi ma un modo tutto casalingo di tirar fuori da sé inventiva, spirito d’iniziativa e senso di appagamento. In tal modo, nel costante esercizio di farcela da sole, anche l’autostima cresce e, con essa, un senso diffuso di benessere e di ricchezza.

Impara anche tu la parsimonia. Nel prossimo mese ti sfido a mettere in pratica i suggerimenti che ti ho dato con lo scopo di migliorare il tuo conto corrente e, al tempo stesso, di sentirti profondamente appagata e soddisfatta della tua vita. Ecco come puoi organizzarti:

  • Scegli per quale passione vuoi concederti dei lussi ogni tanto e quali sono invece gli interessi che vuoi tenere momentaneamente in panchina.
  • Chiediti se puoi modificare delle piccole abitudini nella tua vita quotidiana per risparmiare delle risorse economiche da tenere da parte o eventualmente investire nella passione prescelta.
  • Pianifica in quali azioni spendere concretamente i tuoi soldi: corsi, acquisto di oggetti, organizzazione di un evento, e determina anche il budget destinato a ciascuna azione.
  • Alla fine del mese fai un bilancio: sei riuscita a risparmiare di più rispetto ai mesi precedenti? E, soprattutto, dedicarti in modo consapevole alle tue passioni, come ti ha fatto sentire?

Vieni a raccontarmi l’esito di quest’esercizio nei commenti. Sono curiosa di sapere com’è andata.

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