Se sei una persona che fa fatica a definire dei confini netti tra sé e gli altri, se tendi ad anteporre il benessere delle persone che ami al tuo, se dipendi dal giudizio degli altri e non riesci a dire di no, questo periodo potrebbe essere particolarmente duro per te. Soprattutto se condividi gli spazi quotidiani con altre persone che tendono a lamentarsi o a vivere male il distanziamento sociale. Vorresti correre in loro soccorso, farti carico della loro sofferenza, avere tutto sotto controllo. Il problema è che non puoi. Grazie alla pandemia abbiamo visto chiaramente che sono tante le cose che sfuggono al nostro controllo. E allora perché non usare questo periodo come l’occasione per mollare la presa e lasciarti un po’ andare? Anche perché il controllo è solo un’idea, un’illusione: sono tante le variabili su cui non abbiamo alcun margine di manovra. Solo che rifiutiamo questa verità e il controllo diventa un’ossessione che ci provoca stress e ansia.
Il concetto di responsabilità ti rende libera
Potresti barattare il concetto di controllo con quello di responsabilità. Essere responsabile significa rispondere delle proprie azioni e, per farlo, in ogni circostanza, devi fare delle scelte. Scegliere cioè di non tenere tutto, di non governare ogni aspetto ma di lasciarne andare, per forza di cose, qualcuno. E quando assumi il senso di responsabilità, scegli anche come ti vuoi sentire grazie a ciò che lasci andare.
Puoi essere responsabile di tante piccole cose:
- Cosa indossare
- Quali Media usare
- Per quanto tempo scrollare lo schermo dello smartphone
- Come impiegare il tempo libero
- Se fare o meno esercizio fisico
- Come entrare in contatto e relazionarti con un altro essere umano
- Su cosa focalizzare la tua attenzione
La buona notizia è che sei responsabile solo delle tue scelte, non di quelle di coloro che ti circondano. Quando cerchi di prenderti la responsabilità per le cose di cui non ti dovresti preoccupare, finisci per sentirti miserabile e infelice, perché ritorni nell’ambito del controllo. La cosa migliore da fare, quindi, è restare focalizzata sulle cose su cui hai sicuramente potere e lasciare che gli altri si assumano le proprie responsabilità.
Ecco 3 responsabilità che esulano dal tuo controllo e che dovresti lasciar andare subito:
- Non sei responsabile di ciò che qualcun altro pensa o di come si sente. Ogni persona ha il diritto di sperimentare questo momento a modo suo e ognuno ha il diritto di decidere cosa significa per lui quest’esperienza. Non tocca a te assumerti la responsabilità di come si sente un’altra persona, nemmeno se si tratta dei tuoi familiari, compresi i tuoi figli. Di cosa sei responsabile, invece? Di come vuoi contribuire in modo positivo all’esperienza che l’altro sta facendo di questo momento. Puoi scegliere di essere presente quando l’altra persona metabolizza le sue emozioni. Puoi offrire punti di vista alternativi da cui guardare le cose. Puoi incoraggiare i tuoi cari a fidarsi delle loro emozioni e a viverle appieno, senza fuggire.
- Non sei responsabile di ciò che qualcun altro pensa di te. Anche se stai facendo del tuo meglio, anche se le tue scelte sono avvedute, anche se stai facendo qualcosa in cui credi ciecamente e stai aiutando le persone della tua comunità, ci sarà sempre qualcuno che si sentirà in diritto di giudicare le tue scelte e le tue azioni. Ma questo non deve diventare un tuo problema. Le persone hanno sempre le loro opinioni su qualunque argomento, è inevitabile. Spesso queste opinioni sono basate sulle convinzioni, sui desideri o sulle paure dell’altro. Ciò che è sotto la tua responsabilità, invece, è come reagisci all’opinione che gli altri hanno di te. Hai il potere di decidere se cambiare la tua vita per far piacere a qualcun altro oppure di decidere se continuare la tua vita come sempre, lasciando che gli altri pensino quello che vogliono. È l’unico aspetto di cui sei responsabile.
- Non sei responsabile della perfezione del tuo operato. Sei un essere umano e, in quanto tale, sei imperfetta per definizione. Sei la persona che sei e vai bene così. Essere perfetta non dovrebbe essere un obiettivo da raggiungere, soprattutto in questo periodo. La perfezione non è un luogo dove puoi approdare o una strada che ti porta da qualche parte. Scegli invece di percorrere una strada che ti porta a raggiungere una meta. E quando percorri questa strada, scegli di essere la vera te e fai spazio per le persone che incontri lungo il cammino. La tua responsabilità non è legata alla perfezione ma consiste nello scegliere di essere esattamente la donna che sei, senza compromessi.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.