Liberati da 3 gruppi di persone che condizionano il tuo benessere

Negli ultimi mesi abbiamo imparato quanto siano importanti le relazioni, di varia natura e a vari livelli, per il nostro benessere psicofisico. Le persone che fanno parte delle nostre cerchie possono portarci gioia, ascoltarci, farci ridere ed esserci d’aiuto quando stiamo passando un brutto momento. Oppure possono essere fonte di stress e malumori, quando sono sempre pronte a criticarci, quando ci deludono o tradiscono la nostra fiducia. Per questo motivo è importante diventare consapevoli dell’effetto che gli altri hanno su di noi, capire come ci fa sentire la relazione con loro, in modo da poter tagliare i rami secchi costituiti dai rapporti che non ci fanno stare bene e imparare a gestire meglio quelli che hanno un equilibrio sbilanciato. Esistono almeno 3 gruppi di persone che hanno un impatto sul tuo benessere.

I pessimisti cosmici

Sapevi che le emozioni sono contagiose? Se vedi una persona ridere, comincerai a ridere anche tu e, insieme alla risata, proverai una sensazione di gioia. Questo fenomeno è molto importante quando ci riferiamo alle relazioni. Se frequenti persone sempre pessimiste, che si lamentano, che sfogano su di te le loro frustrazioni, comincerai anche tu a sentirti appesantita e il tuo umore si incupirà. È stato stimato che le emozioni espresse dalle persone condizionano gli altri in una reazione a catena e si diffondono fino a tre gradi di separazione. Questo vuol dire che le persone della tua vita che hanno un atteggiamento negativo, a loro volta frequentano persone con un approccio simile. È un effetto visibile soprattutto nei gruppi. Ad esempio, in un ambiente lavorativo come l’ufficio, un collega con un’attitudine “tossica” è potenzialmente in grado di guastare il clima lavorativo di tutto l’ambiente. La cosa più preoccupante è che per assorbire le emozioni degli altri non dobbiamo condividere per forza uno spazio fisico con loro. Basta addirittura leggere dei post sui social network per condizionare il nostro umore. I contatti virtuali possono avere lo stesso impatto emotivo di quelli reali. La brutta notizia è che le emozioni negative impattano sul nostro mood molto più di quelle positive.

Come rimediare. Come puoi evitare l’effetto “down” che le persone negative hanno sulla tua vita?

  • Fa’ un inventario delle persone che frequenti di più (dal vivo o da remoto).
  • Identifica le emozioni che provi più spesso quando sei in compagnia di queste persone.

Questo non vuol dire che non devi sostenere gli amici in difficoltà ma sarebbe meglio ridimensionare la quantità di tempo che trascorri con le persone che hanno un atteggiamento perennemente negativo.

I controllori

Uno degli elementi per vivere in modo pieno e appagante è la sensazione di avere il timone della propria vita. Cosa che diventa quanto meno difficile quando ti sembra che siano altre persone a controllare le tue scelte. Sono 2 le categorie di persone che tendono a comportarsi come controllori: i genitori e il partner.

  • I genitori. Capita spesso che i genitori abbiano l’idea di voler controllare il comportamento dei figli e, anche quando i figli sono ormai adulti, alcuni genitori tendono ad avere un atteggiamento intrusivo e manipolatorio sulla loro vita. Questo avviene nelle migliori delle intenzioni. Ad esempio, nei casi in cui i genitori vorrebbero che i figli realizzassero i sogni che loro non sono riusciti a realizzare o non hanno avuto la possibilità di perseguire, può capitare che facciano pressioni per orientare le scelte dei propri figli.
  • Il partner. Questo meccanismo è frequente anche nelle coppie, quando uno dei due partner cerca di controllare la vita dell’altro. Il partner che tende a prendere il controllo non riesce ad accettare e ad accogliere le idee dell’altra persona, quando divergono dalle proprie. Così, anziché accettare le differenze ed esserne potenzialmente arricchito, forza il partner a condividere la propria visione del mondo. La conseguenza è che il partner controllato alla lunga svilupperà frustrazione e un senso di insofferenza nei confronti del partner controllore e l’armonia della coppia sarà presto messa in crisi.

Come rimediare. Quando ti senti controllata, non sei libera di vivere la vita che vuoi perché ti sembra che il tuo raggio d’azione sia limitato. Prova a procedere in due fasi.

  1. Prima fase. Il primo step per riprenderti la tua libertà è riconoscere di essere all’interno di questo meccanismo. Non sempre è facile perché tendiamo a scusare il comportamento dell’altro, credendo che lo faccia “per il nostro bene”. Cerca di capire se ti senti pressata dalle aspettative o da richieste altrui quando devi fare una scelta, oppure se fai le tue scelte per far piacere a un’altra persona anziché perché è ciò che vuoi davvero.
  2. Seconda fase. Il secondo step è rafforzare la tua autostima: se non credi nelle tue scelte e nei tuoi desideri abbastanza da rivendicarli e da prendertene la responsabilità, non riuscirai a interrompere il meccanismo di controllo. Un conto è ascoltare i consigli delle persone di cui ci fidiamo, diverso è sentirsi in obbligo di fare come loro dicono. Sei sempre tu l’unica persona che deve avere il controllo sulla tua vita, non dimenticarlo.

Gli apprensivi

Le persone che si preoccupano per noi sono amorevoli e premurose e, dal loro punto di vista, il nostro benessere è la loro priorità. Peccato che tutte queste attenzioni e preoccupazioni possano portarci a essere infelici. Di solito si tratta di persone che ci sono molto vicine, come il partner, i genitori, alcuni amici particolarmente cari. Tutti loro non vogliono che corriamo alcun rischio che possa farci soffrire. Per questo motivo tendono a spingerci verso strade e professioni considerate sicure. Sono persone animate dalle migliori intenzioni ma non si rendono conto che il loro atteggiamento è un freno per lo sviluppo della nostra ambizione e della nostra indipendenza come persone. Se te ne fai condizionare, i loro moniti sempre animati dalla prudenza e dalle preoccupazioni possono limitarti nel fare scelte che ti fanno crescere. Potresti, così, rinunciare a esperienze di vita che potrebbero causarti sì sofferenza ma anche farti evolvere. Non c’è crescita senza l’errore, senza sperimentare il senso di delusione e di sconfitta. Quando questi input esterni volti alla prudenza incontrano le tue paure interiorizzate, il tuo coraggio nell’affrontare nuove sfide si farà via via più labile.

Come rimediare. Se nel tuo ambiente sono presenti persone apprensive, quando devi prendere una decisione importante per la tua vita cerca di non coinvolgerle, altrimenti dovrai misurarti non solo con le tue paure ma anche con le loro. Puoi farlo senza drammi e senza essere offensiva. Ti basterà spiegare le tue motivazioni in modo assertivo, una volta che avrai fatto le scelte più giuste per il tuo futuro.

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