Vorrei tanto essere una coach perbene e dirvi che durante queste vacanze di Natale:
- ho fatto tanto sesso romantico e lentissimo in una ambientazione molto simile a quella del video di Last Christmas (ok vi ho appena raccontato una mia fantasia sessuale, OTTIMO);
- ho guadagnato dollaroni immensi di passive income; infatti, mentre dormivo avvolta fra le braccia del mio amante nella suddetta ambientazione, il mio conto Paypal faceva “ping ping” rendendomi inaspettatamente ricca;
- ho corso fra le piste innevate (o lungo il mar dei Caraibi) acquisendo una forma invidiabile;
- ho pianificato le mie attività di marketing e sviluppo fino al 2022 in mezzo alle farfalle con un trucco impeccabile e i coniglietti che mi aiutavano come in non so quale favola.
NOT
Durante queste vacanze di Natale il mio cervello e la mia anima sono stati un Playground scintillante di paranoie e seghe mentali.
Una sega mentale infinita su tutto quello che ho sbagliato nel 2019, quello che è successo, quello che non è successo, quello che poteva succedere, quello che ho evitato potesse succedere.
Ho combattuto questo Spleen facendo lunghe passeggiate per la città, a volte piena di turisti a volte deserta, bevendo caffè da Starbucks in via Turati mentre facevo Journaling, guardando film più che altro al cinema, leggendo romanzi stupidi e biografie musicali, riempiendomi gli occhi di arte e di palazzi che trovo sempre bellissimi anche se sono più di vent’anni che Milano è la mia città.
Ho passato l’ultima ora dell’ultimo dell’anno ad ascoltare in loop due canzoni (una delle due era questa) da sola sul mio divano verde; mi sono alzata il mattino dopo sul presto pronta per l’ennesima camminata, il Caffè a Citylife, il Journaling e ho pensato che davvero una decade è finita e a questo punto valeva la pena sedermi e chiedermi cosa DESIDERO veramente per la prossima.
Per fare questo è stato inevitabile pensare non solo alla precedente, ma anche alle altre, quelle dei miei 20 e 30 anni. Ho scoperto molte cose, la prima di queste è che se parliamo di realizzazione professionale sono stata davvero molto brava e fortunata: sono stata molto ricca da molto giovane, ho vissuto forte, non mi è mancato nulla.
Il punto è che la cosa fondamentale che ho capito con chiarezza è che la prossima – quella degli anni 20 di questo secolo e dei miei 50 anni – voglio che sia la decade della mia realizzazione Personale; e mentre me lo dicevo tra l’Arco della Pace e Citylife mi sono resa conto che è la prima volta che lo dico e lo scrivo in modo così chiaro e definito: nei miei 50 anni non voglio avere grandi obiettivi da portare, imprese da creare (consolidare sì, assolutamente, ma è una cosa diversa), successi a cui tendere… No, nei miei 50 anni desidero semplicemente vivere una vita che mi assomiglia.
Improvvisamente mi sono sentita più leggera, e così ho vissuto la seconda parte delle mie vacanze in modo molto più positivo facendo piccole gite in giro per l’Italia a trovare amici vecchi e nuovi. Il 6 gennaio sono andata a Venezia da sola, ho camminato tutto il giorno, ho visto con chiarezza alcune dinamiche e ho deciso che potevo farne decisamente a meno e iniziare a vivere un 2020 non dico eccezionale, ma sicuramente molto molto buono, pieno di musica, di viaggi, di concerti, di caffè da Starbucks e di Belle Persone.
Have fun, ci leggiamo fra un mese.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.