Questo post doveva uscire completamente diverso, ma stavo per cliccare pubblica quando mia madre mi ha chiamato per dirmi che gli esami non vanno bene e che dovrà subire un nuovo ricovero a Trieste (al più presto tra l’altro ed infatti partiamo il 10 – masterizzati non vi preoccupate faccio come wonder woman e vado e torno in giornata).
A settembre ho deciso di smettere di comunicarmi online perchè mentre nella VIRTUALITA’ di Facebook c’erano status, commenti, scambi che parlavano in modo degradante della mia persona senza chiamarla parte in causa (ragazzi e ragazze se leggete non sarebbe bello venirmele a dire in faccia certe cose? Chiedermi un appuntamento, parlarmi, chiarire anche con me? Fare una cosa…ADULTA?), nella realtà della mia vita privata c’era una madre in costante peggioramento e ricoverata in un ospedale pieno di REALISSIME sofferenze, c’era un compagno che aveva appena subito un incidente di moto piuttosto importante e si stava a fatica riprendendo nella forzata immobilità, c’ero io, una persona che aveva cercato di fare del suo meglio in ogni ambito, ma che evidentemente aveva fallito (non so se vi è mai successo, ma ho dato tutto per il mio lavoro – soprattutto al Master – ed essere insultati da persone che hanno fatto il Master è stato terribile).
Alla fine di settembre stavo veramente male (dentro, fuori non lo facevo sicuramente trasparire, praticamente con nessuno) e stavo anche per mandare all’aria tante cose, persone, situazioni (con un pò l’ho fatto ed era il post che avevo scritto per il mio ritorno) senza fare le giuste scelte, poi ho parlato con tanta gente che mi vuole bene, a volte anche un bene molto “strong”, ma sempre bene è, ed è qualcosa che per me è fondamentale: riuscire a ricevere feedback negativi a volte pesanti e trasformarli in qualcosa di buono.
E’ quello che ho fatto in questi mesi, che professionalmente sono stati in assoluto i più felici della mia carriera e personalmente sono stati quelli in cui mi sono voluta più bene (aldilà di quello che capitava là fuori – e vi assicuro che ne sono successe).
Cosa ho fatto?
Ho tirato fuori la mia RESILIENZA, ognuno di noi può tirarla fuori, allenandola.
COSI’:
1 – Sii ottimista: sembra banale, ma è quello che ti dà lo slancio per andare avanti, di vedere il positivo in qualunque situazione e trovare dentro di te le energie per affrontare anche quella che ti sembra più disperata.
2 – Sviluppa la capacità di comunicare. Lavora su come veicoli i tuoi contenuti, i tuoi desideri. Più li esprimi in modo chiaro, maggiori e comprensibili saranno i feedback che riceverai: in questo modo potrai capire meglio come adeguarti alla situazione che si sta profilando davanti a te.
3 – Pianifica e progetta la tua vita. Non abbandonarti al caso, prendi il controllo di quello che fai e dove vai, organizza le attività da svolgere e datti degli obiettivi da perseguire. Essere proiettat* in avanti, ti aiuta a gestire il tuo tempo e le tue attività, anche in situazioni di stress.
4 – Impara a fare networking. Trova degli alleati, delle persone di cui ti fidi, a cui affidarti in momenti di difficoltà e con cui puoi sviluppare dei progetti. Condividere le difficoltà, ti fa sentire meno isolat*, anche solo dal punto di vista emotivo e psicologico.
5 – Sii perseverante. Non abbatterti, prosegui sulla tua strada. Se hai chiari i tuoi obiettivi, anche di fronte alle difficoltà troverai il modo di aggirarle.
6 – Impara a negoziare. Significa chiedere, in modo chiaro per raggiungere una posizione più vantaggiosa, o comunque, per ottenere qualcosa di utile in cambio.
7 – Sii creativ*. Essere resilienti, non significa solo “accusare il colpo” e resistere alle avversità, ma saper reagire in modo positivo, trovare delle soluzioni nuove anche dove non sembra possibile.
Naturalmente questa volta ho deciso di rimanere ben presente sia su Facebook che sul blog, farò presto almeno un paio di post natalizi e poi voglio parlarvi della classe in corso del Master che secondo me è un piccolo miracolo, un modo certo che ha avuto il Potere Superiore di dirmi che ero comunque sulla strada giusta e di non mollare.
Vi abbraccio tutti, anche chi sta pensando che sono pazza a scrivere un post così sincero e vi dico quali libri mi sono regalata da leggere nei giorni di Natale (sotto).
Francesca
Libri per Natale 2015
DAVID LEAVITT – I DUE HOTEL FRANCFORT – MONDADORI
Lisbona, il passato, storie che si incrociano e David Leavitt…cosa posso chiedere di più a un romanzo?
ELIZABETH GILBERT – BIG MAGIC – RIZZOLI
Dopo MANGIA, PREGA, AMA leggo tutti i suoi libri, questo parla di vita creativa e di paure, sembra molto bello.
BRENE BROWN – RISING STRONG
Non ancora tradotto in italiano, per fortificarsi in vista del nuovo anno.
GIORGIO NISINI – LA LOTTATRICE DI SUMO – FAZI EDITORE
Amore, libertà, esoterismo…perfetto per me, che sono gotica dentro!

Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.