In una società in cui il nostro valore è misurato in base a quello che facciamo piuttosto che a quello che siamo, è naturale trovarci con to-do-list giornaliere lunghissime e umanamente insostenibili. Nelle nostre liste di cose da fare trova posto qualunque attività, compito, commissione o impegno, relativo sia alla sfera lavorativa, sia a quella privata. Compiliamo elenchi infiniti che non riusciamo mai a completare nell’arco di tempo che avevamo previsto. Ecco perché, a un certo punto, dobbiamo sacrificare qualcosa, depennare dalla nostra lista una o più voci, rimandando quelle attività al giorno dopo o, peggio ancora, a data da destinarsi.
Quali sono le prime attività che cancelliamo dalla nostra to-do-list? Ma quelle trascurabili, ovviamente! Quelle che riguardano noi e il nostro benessere. Così, un giorno è la manicure, e pazienza. Ma il giorno dopo sarà la visita dall’osteopata, e quel lieve dolore al collo si trasforma in un blocco che ci limita nei movimenti. È un dato di fatto: noi donne con la sindrome di Wonder Woman ci occupiamo della nostra salute e ci prendiamo cura di noi stesse solo quando diventa un’emergenza che non può più essere rimandata.
In molti casi una serie di sintomi fisici tradizionalmente legati a un disturbo depressivo, come la stanchezza cronica, la fragilità emotiva, la scarsa capacità di concentrazione, non sono altro che il risultato di una mancanza di cura di sé. Impiegare tutte le tue energie compiendo una sfilza di lavori senza mai trovare il tempo di ricaricare le batterie, invia segnali pericolosi al tuo inconscio: i tuoi bisogni non contano, possono essere depennati dalla tua to-do-list perché non sono una priorità. È a questo punto che l’autostima si abbassa, come conseguenza dell’interiorizzazione di questi segnali. Ma se i tuoi bisogni non sono la tua priorità, di chi altro dovrebbero esserlo?
Oggi ti invito a riformulare un nuovo concetto di self-care, un concetto che abbia senso per te, in questo preciso momento. Dimentica tutte le immagini da capogiro che vedi su Instagram di donne immerse in Jacuzzi, a bordo piscina, in lussuose SPA, che sorseggiano un calice di champagne o una tisana in tazze di porcellana bianca. Non fraintendermi: sono la prima a dire che un bagno caldo e delle candele che creano l’atmosfera possono essere un buon modo di prendersi cura di sé, ma oggi non è questo che ti sto chiedendo. Innanzi tutto dedicati del tempo per darti attenzione, perché te lo meriti. E rispondi a queste domande:
- Di cosa ho davvero bisogno ora?
- Cosa mi farebbe percepire che mi sto seriamente prendendo cura di me?
Fare una lavatrice perché non hai più biancheria pulita, spegnere il telefono per qualche ora, ordinare la cena a domicilio, bere più acqua, dire quello che pensi, lavarti i capelli, mandare i bambini a dormire dai nonni, preparare una torta, andare dal dentista, passare una serata con gli amici. Sono tutti gesti semplici, che non richiedono grandi sforzi di organizzazione. Sono gesti che hanno senso per te, per com’è strutturata la tua vita in questo preciso momento. Sono gesti tagliati su misura apposta per te. Riconoscere i propri bisogni è qualcosa di intimo e personale, e risponde all’esigenza di investire tempo ed energie in abitudini e rituali che ti facciano sentire supportata.
- Quindi, prendi carta e penna e scrivi una bella self-care list, elencando tutti i piccoli gesti di vita quotidiana che ti vengono in mente e che possono realmente aiutarti, alleggerirti, farti percepire il tuo valore.
- Scegline uno al giorno e impegnati a prenderti cura di te partendo da quel gesto. Non è un atto simbolico, si tratta di creare una routine positiva.
- Inizia dalle cose più semplici, non strafare, non essere precipitosa. Ti stai mettendo al centro e, se per oggi la tua azione di cura è fare una passeggiata di dieci minuti in pausa pranzo, ritieniti soddisfatta così.
Col passare dei giorni, ti ritroverai in modo naturale a ritagliarti sempre più spazi di self-care, fino a quando deciderai di concederti un soggiorno in quella SPA che hai visto in foto, se è coerente con i tuoi bisogni. Imparare il self-care vuol dire acquisire la capacità di vivere la propria vita dando priorità a se stesse senza per questo trascurare gli altri. È un buon inizio per vivere una vita autentica.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.