Quando diventiamo adulte, noi donne perdiamo del tutto la nostra capacità di giocare. Il gioco è un’attività considerata prerogativa esclusiva dei bambini e, nella nostra visione del mondo in termini di produttività, è visto come inutile: non porta alcun guadagno materiale. Eppure, il gioco favorisce un metodo di apprendimento intuitivo, che mette in moto una parte del cervello che teniamo poco in allenamento. L’ultima volta che hai giocato probabilmente eri ancora una bambina. Riesci a ricordare quali erano i tuoi giochi preferiti? Le Barbie? Il salto della fune? Nascondino?
Cerca di rivivere quelle sensazioni. Ricordi come ti sentivi? Per facilitarti, ti do un compito: acquista dei pastelli colorati, quelli che si trovano all’interno di una confezione di cartone, siediti alla tua scrivania e poi annusa. Ora ti ricordi meglio quella sensazione?
Ti invito vivamente a darti il permesso di giocare, soprattutto se hai avuto una storia personale che ti ha portato a crescere in fretta. Alleggerisci la rigidità del tuo Io razionale concedendoti dei momenti di svago non produttivo. Momenti in cui riscoprire il tuo Io bambino, ancora privo di filtri e schemi codificati, e coltivare aspetti di te che forse stai trascurando. Esistono infatti due aspetti importanti legati al gioco:
- Il primo è costituito dal movimento. Prova a muoverti nello spazio in modo armonico, oppure correndo avanti e indietro. Libera il tuo corpo, smetti di costringerlo in movenze castiganti.
- Il secondo è dato dall’immaginazione. Prova a scrivere, disegnare, cantare, usare le tempere, fare schizzi su come arredare una stanza della tua casa. Fai delle prove, vedi cosa ti piace, sperimenta.
Come portare il gioco nella tua quotidianità
- Inizia facendo cose che normalmente non fai. Devi inviare una mail a un’amica? Scrivile, invece, una lettera a mano. Prendi il computer e vai a lavorare su una panchina al parco. Alzati dalla scrivania e vai a fare una passeggiata. Iscriviti con tuo marito a una lezione di tango. Non ti chiedo di uscire dalla tua zona di comfort ma di rompere i tuoi schemi mentali. E, soprattutto, ti chiedo di dare priorità al divertimento. Ci sono impegni a cui non puoi sottrarti, è un fatto. Puoi, però, portare il gioco nelle tue attività quotidiane. Se sei impegnata nelle pulizie di casa, ad esempio, nulla ti vieta di accendere la musica e fare un balletto mentre passi il mocio.
- Un altro modo per riscoprire il gioco può essere dedicarsi a un hobby. Un hobby è una via di mezzo tra il lavoro e il gioco: non è così spontaneo come il gioco puro ma manca degli aspetti seri del lavoro. Quando ti dedichi a un hobby, non ti viene chiesto di essere perfetta o brava, per questo riesci a darti il permesso di seguire le tue passioni e di coltivare i tuoi talenti. Quindi, se non ne hai già uno, prova a dilettarti con un’attività ludica che ti faccia essere allegra e non ti appesantisca.
- Trova nella tua settimana due ore da dedicare alle gite creative. Non si tratta di organizzare costose visite a città d’arte (anche se non sarebbe una cattiva idea) ma di mettere in agenda, come fosse un appuntamento, uno spazio da dedicare alle tue passioni e alla tua curiosità. Potresti, ad esempio, andare in una profumeria e provare sulla tua pelle una serie di fragranze per sentirti più ispirata. Oppure potresti un giorno andare nel tuo negozio d’abbigliamento preferito e provare abiti e accessori, solo per il piacere di farlo. O magari ritagliarti il tempo per visitare quella mostra che ti interessa e che stai rimandando da mesi. Nutrendo la tua immaginazione,svilupperai una connessione più forte con il tuo Io Autentico.

Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.