Visto che questo week end ho parlato di autostima al femminile, ma anche di storie d’amore distruttive che segnano la strada alla riscoperta e conoscenza di se’, pubblico un riassunto breve, ma denso, di tutto quello che ho scritto dal 2007 ad oggi su questo argomento.
Mi auguro non vi serva in prima persona, ma in generale può essere utile alle donne che vi circondano, alle vostre amiche, alle vostre figlie!
La prima cosa da fare per cercare d’interrompere uno stato di dipendenza affettiva o relazionale è accettare di essere dipendenti.
Solo accettare la vostra dipendenza vi aiuterà ad eliminarla.
Ecco cosa fare:
– DARSI TEMPO.
Innanzitutto il TEMPO. Qualsiasi tipo di “terapia” voi intraprendiate dovete concedervi tempo, non potete pretendere che tutto avvenga velocemente. Il tempo vi aiuterà anche a lenire le ferite.
– ACCETTARE LA PROPRIA DIPENDENZA.
Fondamentale è accettare di essere dipendenti, non solo con la testa, ma anche con il cuore. Per realizzare dovete imparare ad accogliere senza giudizio la vostra dipendenza. Dite a voi stesse: “la accetto con piacere”. Decidete di accettare l’esperienza. Non combattetela. Sostituite il rifiuto, la rabbia e l’odio con l’accettazione. Resistendola, prolungate gli aspetti spiacevoli. Invece, lasciatela fluire. La dipendenza fa parte di voi; combatterla attivamente è come combattere contro una parte di voi.
– OSSERVARE LA DIPENDENZA.
Guardatela senza giudizio, ne’ buono ne’ cattivo. Non guardatela come un ospite indesiderato. Invece valutatela (ad esempio in una scala da 0 a 10) e osservatela salire e scendere. Osservate e guardate i livelli massimi e minimi della vostra dipendenza e osservate le situazioni che la fanno aumentare o diminuire. Siate distaccate. Più vi separate da questa esperienza, più potete osservarla. Guardate i pensieri, le sensazioni e le azioni come se foste un amico non troppo interessato. Dissociatevi dalla dipendenza. Cercate di avere un atteggiamento distaccato e dissacrante, magari ironizzandoci.
– NON SOFFOCARE IL DOLORE.
I sintomi della dipendenza che state sperimentando non sono impossibili. Sono spiacevoli. Sono dolorosi. Ma andranno via.
– UTILIZZARE LA TECNICA DELLA DIVERSIONE.
Concentratevi su particolari e dettagli di quello che vi circonda e che non ha nessuna relazione con la vostra dipendenza; magari descriveteli a voce alta. Raccogliete le forze che vi rimangono per buttarvi a capofitto in un attività anche banale ma che vi interessa davvero:farete passare il momento acuto della crisi.
– IMPARARE A DIRE DI NO.
Spesso chi soffre di dipendenza affettiva non sa dire di no a qualsiasi richiesta della persona amata. Ponetevi l’obiettivo di incominciare a dire no, partendo dalle piccole cose quotidiane. Sarebbe preferibile dire di no senza giustificarsi, ma se proprio non ci riuscite trovate una possibile giustificazione, da affermare con un tono ed una convinzione tale, però, che l’altro non possa, in qualunque modo, replicare.
– RIPETERE LA STRATEGIA.
Continuate ad ACCETTARE LA VOSTRA DIPENDENZA, a OSSERVARLA, ad INTERAGIRE CON LE CRISI, a DIRE DI NO fino a che gli episodi acuti di mancanza o di sofferenza si attenueranno ad un livello accettabile.
Ma sopratutto fate a voi stesse queste 10 promesse:
- Mi lascio il passato alle spalle
- Le mie future relazioni andranno in maniera diversa da quelle passate
- Posso essere attratta da qualcuno senza innamorarmi subito
- Se l’amore mi travolge cerco di non diventarne dipendente
- Non controllo chi amo e non mi lascio controllare
- Non mi lascio coinvolgere da persone irraggiungibili
- Abbandono chi non mi rende felice e chi mi tratta male
- Non faccio per gli altri quello che devono fare o imparare a fare da soli
- Voglio bene a me stessa nella stessa misura in cui amo gli altri
- Cerco la motivazione, la volontà e la forza di cambiare.
Per un supporto aggiuntivo c’è anche il mio corso online Donne che amano troppo.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.
eh si…ma è difficile!! Io propongo di salvare solamente il punto IMPARARE A DIRE NO…così uno dice sempre NO e la storia d’amore neanche parte e così poi almeno ci si evita la sofferenza…cosa ne dici…ci può stare come strategia alternativa??
eh si…ma è difficile!! Io propongo di salvare solamente il punto IMPARARE A DIRE NO…così uno dice sempre NO e la storia d’amore neanche parte e così poi almeno ci si evita la sofferenza…cosa ne dici…ci può stare come strategia alternativa??