Negli ultimi anni come coach delle relazioni mi sono trovata ad affrontare problematiche nuove, legate al diffondersi delle app di incontri. Le app per gli appuntamenti sono strumenti tecnologici che, se da un lato hanno facilitato l’interazione tra le persone, dall’altro hanno generato nuovi tipi di disagio.
Il paradosso della scelta
La possibilità di sfogliare un catalogo nutrito di centinaia di offerte ha fatto cadere molte persone in quello che lo psicologo Barry Schwartz chiama “paradosso della scelta”. Quando ci troviamo a dover scegliere tra svariate opzioni, non siamo affatto più liberi. La vastità delle possibilità genera ansia. Ci chiediamo come sia possibile compiere la scelta “giusta”. E quando si tratta di relazioni, la preoccupazione di trovare la persona giusta viene caricata di ulteriori aspettative. Scegliere tra centinaia di potenziali partner implica non solo avere le idee molto chiare su ciò che stiamo cercando, ma presuppone anche una fiducia totale e assoluta nella propria capacità di giudizio. Quando ci approcciamo alla scelta di una persona da frequentare, abbiamo delle idee piuttosto vaghe. Facciamo allora una selezione preliminare, cerchiamo di restringere il campo mettendo paletti (città, età, caratteristiche fisiche…) e, nonostante questo, le opzioni restano sempre troppe. Per non sentirti sopraffatta dall’abbondanza dell’offerta, fai una selezione basata su altri parametri. Stila una lista di caratteristiche che per te sono importanti: valori etici, un certo credo religioso, le passioni che vorresti poter condividere. In tal modo, restringerai ulteriormente il campo e la scelta ti sembrerà più naturale.
Le aspettative sulla persona “giusta”
Le app di incontri hanno generato anche un altro fenomeno. Potendo scegliere come se stessimo davvero sfogliando un catalogo, ci illudiamo di poter selezionare una persona che racchiuda in sé e incarni una serie di ruoli sociali che normalmente sono svolti da diverse persone della nostra cerchia. Vogliamo che la persona giusta sia in grado di soddisfare tutti i nostri bisogni materiali, emotivi e spirituali. Ci aspettiamo che, quando finalmente troveremo la persona giusta, essa catturerà tutta la nostra attenzione, non avremo più voglia di guardarci intorno in cerca di altro e saremo completamente soddisfatte. Perché finalmente da quella persona avremo tutto:
- Sarà il nostro migliore amico
- Sarà un amante passionale
- A tempo debito sarà il padre dei nostri figli
- Avremo una perfetta intesa intellettuale
- Non ci sentiremo mai più sole
- Ci farà sentire sempre amate, apprezzate, belle, intelligenti e meravigliose
- Ci darà un senso di sicurezza e stabilità
- Insieme costruiremo una relazione solida
- Ci imbarcheremo in mille avventure
- In sua presenza sperimenteremo un senso di mistero ed eccitazione.
E la lista potrebbe continuare.
Il rapporto di coppia come un romanzo dal finale aperto
Sappiamo, in fondo, che non esiste un’unica persona, per quanto eccezionale possa essere, che sia capace davvero di darci tutto, che possa avere la chiave per colmare tutte le nostre insoddisfazioni. Convincersi del contrario ci fa cadere in una trappola di delusione, frustrazione e disillusione. In questo modo, su qualunque persona ricadrà la nostra scelta, non sarà mai quella “giusta”. La verità è che con chiunque avremo conflitti e questioni da risolvere, che saranno diversi a seconda della persona con cui ci relazioniamo e delle corde interiori che essa va a toccare.
Proviamo a spostare il focus e a metterci in un’ottica diversa. Proviamo a considerare la relazione come una storia da scrivere. Se fossimo le protagoniste di un romanzo, la trama della nostra storia avrebbe alti e bassi, ci sarebbero colpi di scena, battute d’arresto, intrecci secondari. E se le autrici del nostro romanzo siamo noi, abbiamo la possibilità di cambiare quello che non ci piace, di apportare modifiche e correzioni.
Nessuna storia è perfetta e, nella vita reale, ancora meno. Ma tu ne sei la protagonista. Quando scegli da chi farti accompagnare, cerca di capire quali sono i problemi che sei disposta ad affrontare e quali vuoi tagliare fuori dalla storia che stai scrivendo. Quando sei su un’app, una volta fatte le selezioni preliminari, non rimuginare troppo a priori e incontra la persona che hai scelto. Forse sono della vecchia scuola ma credo che sia molto importante guardare una persona negli occhi, vedere come si muove, confrontarsi su valori e passioni condivisi. Tutte le storie hanno un finale aperto e a scriverlo sei sempre tu.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.