Un metodo pratico per affrontare la paura legata ai soldi

Noi donne abbiamo paura dei soldi. Paura di non averne abbastanza, di averne troppi e di non meritarceli, di non averne a sufficienza per quando invecchieremo. Abbiamo paura di essere amate solo per i soldi che abbiamo, di spenderne troppi e male. Abbiamo paura di prendere coscienza della nostra reale situazione finanziaria perché facciamo fatica ad assumercene la responsabilità. La vera paura, infatti, non riguarda i soldi che abbiamo o che ci mancano, ma ciò che ci impedisce di prendere visione della realtà. Sia che siamo parsimoniose, sia che siamo spendaccione, il nostro personale modello di gestione dei soldi si basa sulle emozioni, ossia su come i soldi ci fanno sentire. La paura dei soldi può diventare, così, una dipendenza, proprio come quelle legate all’alcol, al cibo, alle relazioni. Perché a scatenarla è un’emozione.

Il primo passo da fare per liberarsi di questa paura è guardare in faccia la realtà, in modo da operare una distinzione tra l’aspetto emotivo e lo stato reale delle proprie finanze. Se ti chiedo: “come si presenta la tua situazione economica?” o “quanto è grave il tuo scoperto?”, sai rispondermi? Quand’è stata l’ultima volta che hai guardato il tuo conto corrente? Se vuoi avere una speranza di sistemare la tua condizione finanziaria, e dunque liberarti della tua paura dei soldi, per prima cosa devi sistemare i tuoi conti. Ecco perché oggi ti propongo un esercizio di gestione consapevole dei soldi. Metti nel tuo planning un pomeriggio da dedicare a riordinare i tuoi conti e non farlo saltare in nome di qualche attività più urgente: la tua urgenza è questa. Lo scopo di questo esercizio non è di sentirti in colpa o mortificata. Non c’è bisogno che ti giudichi per l’ennesimo golfino acquistato di cui non avevi bisogno o per una spesa pazza fatta d’impulso. Ciò che è stato, è stato. Ti chiedo di partire da oggi, dallo stato attuale delle tue finanze, in modo da poter pianificare un futuro economico più equilibrato.

Come organizzare il tuo pomeriggio da dedicare alle finanze:

  • Stampa o apri a video il tuo estratto conto e tutte le tue entrate economiche, in modo da avere ben presente la cifra di cui disponi per compiere le tue operazioni finanziarie mensili.
  • Raccogli tutte le bollette e i conti da pagare, rate di finanziamenti, debiti eventuali, insomma: tutto ciò che deve ancora essere saldato, anche se ce l’hai in formato digitale.
  • Dividi in tre pile: 1. bollette correnti, 2. bollette scadute, 3. debiti vecchi.
  • Ordina le bollette per data di scadenza, dalla più vecchia alla più recente, in modo da avere a portata di mano quelle che non sono ancora scadute.
  • Per quanto riguarda i debiti, dividili in due categorie: finanziari ed emotivi. Quali sono i debiti emotivi? Sono tutti quelli che ti fanno sentire in colpa quando non li paghi, come ad esempio il prestito di tua madre per la macchina nuova.
  • Metti questi ultimi debiti in una quarta pila: da onorare. Anche se non riuscirai a pagarli nell’immediato, il fatto di sapere che ti impegni a saldarli sulla base del tuo onore soppianterà il senso di colpa.
  • Dalle tue entrate, destina una cifra per le spese essenziali, come cibo, vestiario, affitto, rata scuola, eccetera.
  • A questo punto hai un’idea di quanto è rimasto per pagare le tue pendenze. Se c’è un debito che ti mette a disagio in modo particolare, destinagli il 10% della cifra che hai ancora a disposizione. Sarà un modo per mostrare al tuo creditore le tue buone intenzioni di ripagare completamente il debito.
  • A conclusione del pomeriggio, riduci le tue pile da quattro a due: i conti che puoi pagare questo mese e quelli che devono aspettare.

Alla fine di questo esercizio, avrai una maggiore consapevolezza non solo della tua solvibilità ma anche di quanti soldi hai a disposizione e di quelli che ti mancano, e potrai persino pensare a una strategia. Sono certa che questo esercizio ti farà riflettere su cosa è davvero necessario per il benessere della tua famiglia e di quali spese puoi tagliare per aumentare la tua cassa. Facendo una serie di scelte mirate, puoi ad esempio tagliare di un buon 30% le spese per il cibo senza rinunciare alla qualità dei pasti. Con un po’ di inventiva e organizzazione, riuscirai certamente a migliorare la tua gestione finanziaria. Ora che sai quali sono i debiti che vanno pagati con maggiore sollecitudine, puoi stabilire dei piani di rientro con i tuoi creditori.

Un ultimo consiglio, che ti sembrerà frivolo ma invece è molto importante: scegli una bella scatola o un raccoglitore prezioso in cui custodire la documentazione relativa ai tuoi conti. Servirà a mostrare il tuo rispetto per quell’aspetto finanziario che finora ti ha sempre spaventato.

3 thoughts on “Un metodo pratico per affrontare la paura legata ai soldi

  1. Ciao Francesca,
    io ho la paura di guardare il cc. Questo mi ha danneggiato molto economicamente, essendo stato 2 anni senza mai guardarlo. Praticamente ad esempio…entrate 2 uscite 4, per capirci.
    Tutt’oggi ho questo enorme problema. Cosa mi ci ha portato? Ogni volta che lo guardavo mi venivano attacchi di ansia e sudore freddo. Mi sentivo svenire, si creava una sorta di blocco mentale e motorio. Mi accadde un giorno al lavoro, il mio collega se ne accore e stava quasi per chiamare il pronto soccorso. Un’altra volta in moto, dopo aver prelevato al bancomat e subito dopo aver guardato il cc sullo smartphone, mi sono rimesso in marcia. Dopo qualche curva… stessa cosa! Ma ed essendo andato in blocco, alla curva sono andato dritto e per grazia divina e di un fondale ciotoloso non sono precipitato giu’ dalla rupe fino al canale, con un’altezza di molti metri.
    A quel punto, stanco e per precauzione, smisi di guardare il mio cc.
    Non capisco e mi e’ difficile dare delle motivazioni, ad oggi permane questo stato e non credo che potro’ guarire. Io nemmeno con tutta la mia forza d’animo, e ne ho tanta credimi, penso che potro’ guarire e superarlo.
    Ho pensato di aggirare l’ostacolo ingaggiando un professionista gestionale. Purtroppo e’ stato vano, visto i costi eccessivi e proibitivi per le mie tasche.
    Sono sposato, ma non posso nemmeno lasciare lei a gestire, in quanto mi vergogno di aver fatto dei danni per questo motivo.
    Ne parlai con un amico, mi promise che mi avrebbe aiutato, ma nulla di fatto! Come tutti gli amici… ad oggi possiamo anche cancellare questa parola dal vocabolario. Amico=interessi, altrimenti conoscenti all’occorrenza o su qualche social che non ha alcun valore.
    Non amo cure con farmaci per la mia testa, perche’ penso che se voglio riesco, ma stavolta e’ peggio di un’astinenza da fumo.
    Saluti

    1. Ciao Massimo,
      grazie per la tua condivisione, così umana e sincera.

      Non è mia intenzione darti consigli non richiesti. Riflettevo, però, sul fatto che, se lo ritieni opportuno, questo è un tema su cui puoi lavorare con l’aiuto di un/una professionista, per risalire alle cause e neutralizzare le possibili convinzioni alla base di questa tua paura. Per esperienza ti dico che un percorso di psicoterapia può essere molto utile (e non c’è bisogno di ricorrere ai farmaci).
      Qualunque cosa tu decida di fare, in bocca al lupo!

      1. Ciao Giovanna,
        quel tipo di strada non la vedo molto fattibile. Purtroppo pare che sia diventato un businnes, di conseguenza ne convieni con me, che sparano prezzi ad ogni prestazione non fattibile per le mie possibilita’.
        Sicuramente mi piacerebbe trovare il bandolo della matassa, per sconfiggere anche questa. In questo momento ti scrivo e sono in quella condizione, avendo appena finito di guardare il cc.
        Un’idea minima me la sono fatta. Sono sicuramente traumatizzato da un passato non roseo economicamente, pur non essendo un vizioso e tanto meno uno spendaccione. Sono stati investimenti errati e spese scellerate in un sogno irrealizzabile.
        Oltre a questo credo ci sia un altro problema molto importante, la mia autostima lapidata da qualsiasi persona che mi circonda, mai un momento di essermi sentito stimato per qualcosa che ho fatto.
        Essere una persona a cui piace ridere e scherzare, essere alla base una persona che non riesce a dire no. Questo non mi da valore tra le persone, non parlo come un uomo intellettuale a bassa voce serio che incute timore.
        Ecco chi ha quel modo e sembra che sa tutto lui, ha successo. Io cerco di stravolgere per essere “credibile”, ma sono preso per scemo.
        Non me la cavo molto bene con l’italiano e anzi chiedo scusa, quando mi esprimo dicono che sembro scemo.
        Al lavoro mi hanno lasciato indietro e fatico.
        Penso che la somma mi genera un blocco e se ne parlo, la prima cosa che accade… “stai scherzando Massimo? Stai andando fuori di testa?”
        peggiorando la situazione.
        Dio non mi ha dato figli, questo mi ha fatto molto male, ma lo sto accettando con l’eta’, pero’ mi domando…e se avessi avuto un figlio?
        Se esistesse un pulsante o un’app che mi potesse risolvere tutti questi enigmi, che mi possa dare una spiegazione plausibile e magari anche una soluzione, sarebbe stupendo, ma dipende solo da me e il mio cervello.
        Scusami per lo sfogo, grazie e tante belle cose.

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