Spesso parliamo di obiettivi o di progetti, di determinazioni e di appuntamenti. Come quando ti sei messa in testa di seguire una dieta detox per una settimana o hai aiutato la tua migliore amica a organizzare la sua festa di compleanno. Se ci pensi bene, queste e altre azioni del genere sono accomunate dalla loro natura di impegno e vincolo. Sono cioè delle promesse.
Al di là delle innumerevoli casistiche, esistono 2 tipi di promesse:
- Le promesse fatte agli altri – che tendiamo a mantenere per “salvare la faccia”. Rispondono allo stimolo del verbo “dovere”.
- Le promesse fatte a noi stesse – che consideriamo sacrificabili in quanto non necessarie. Rispondono allo stimolo del verbo “volere”.
Promettere significa dare la propria parola, e noi donne siamo bravissime in questa pratica: la cultura con cui siamo state educate ci ha insegnato a non sottrarci quando qualcuno a noi vicino ci chiede un favore. Non solo, spesso dietro un sì detto in un momento di stanchezza, si cela un’inclinazione al quieto vivere, a lasciare tutti contenti, ad aderire al solito ideale di “brava ragazza” a cui ci è stato detto di conformarci. Così, senza accorgercene, ci troviamo intrappolate in attività che non abbiamo alcuna voglia di fare, a odiare tutto il tempo impiegato per completarle e addirittura a maledire noi stesse per aver accettato.
Cosa succede invece con le promesse che facciamo a noi stesse? Sono legate al piacere, al benessere, eppure, proprio per questo motivo, non ci facciamo alcuno scrupolo a infrangerle. Tendiamo a mettere noi stesse e i nostri bisogni in secondo piano. Ti eri ripromessa di dedicarti un’ora di completo relax e invece per un imprevisto ti tocca andare a recuperare i figli a casa dei nonni. Capita, certo. Ma se capita sempre che le esigenze degli altri abbiano per te più importanza delle promesse che ti sei fatta, forse c’è un problema. Mettere noi stesse e la nostra felicità al centro ci fa sentire egoiste, perché siamo vissute in un’epoca in cui il sacrificio era considerato un valore positivo. Alla lunga, però, mettersi sempre all’ultimo posto ha delle notevoli ripercussioni perché trasmette un messaggio chiaro alla nostra mente e al nostro spirito: i miei bisogni sono secondari.
Ti propongo tre piccoli esercizi per ristabilire le giuste priorità nei confronti di te stessa e degli altri
- Diventa consapevole del tuo schema. Non c’è nulla di male nel voler aiutare un amico che ti chiede un favore o nell’accontentare il capo che ti dà un lavoro urgente mentre stai per timbrare il cartellino e tornare a casa. Se però ti ritrovi a fare (e mantenere) questo tipo di promesse più di 3 volte a settimane, la tua scala delle priorità è sbilanciata.
- Individua cosa ti spinge. Pensa agli ultimi impegni che ti sei presa con gli altri. Ti sei offerta volontaria o ti è stato chiesto? C’è un elemento ricorrente che ti spinge a dire di sì?
- Mantieni le promesse infrante. Ripercorri mentalmente le fasi della tua vita e cerca di individuare le promesse piccole e grandi che hai fatto a te stessa e che non hai mantenuto. Seleziona le 5 che per te sono più significative e impegnati a realizzarle da qui a un anno.
Tra le promesse, una categoria a sé stante è costituita dai sogni. Potremmo definire i sogni come promesse che facciamo al nostro spirito. Cenerentola ci ha insegnato che “i sogni son desideri/ chiusi in fondo al cuor” e spesso, quando non sono chiusi in un cassetto, è proprio lì che li teniamo, sepolti da disillusioni, fallimenti, scelte sbagliate, imprevisti. Ci dimentichiamo che perché un sogno si realizzi occorrono coraggio, sudore, frustrazione e perseveranza. E a volte anche anni. Il motore dei sogni, quello che ci motiva, è l’amore. Sembrerà naïf, ma se pensi ai tuoi sogni chiusi in fondo al cuor, noterai che è l’amore la scintilla che li ha accesi. Tra quei sogni, ce n’è almeno uno che sarebbe stato il tuo contributo al mondo, unico e originale. Come puoi fare a “riportarlo in vita” se non sei riuscita a crederci quando eri più giovane? La risposta è proprio nella tua maturità e nella tua maggiore consapevolezza della donna che sei. Serviti del tuo superpotere: l’intuito. L’intuito è il tuo sesto senso, la capacità di conoscere qualcosa senza averne prove tangibili. Se sei pronta ad ascoltarlo e a fidarti dei suoi segnali, nulla ti fermerà dal mantenere la promessa più impegnativa che ti sei fatta: realizzare il tuo più grande sogno.
Mi chiamo Francesca Zampone e sono una Coach delle relazioni.
Ti aiuto a ritrovare una forte identità personale e un equilibrio stabile.
Come lo faccio? Focalizzando l’attenzione su di te e aiutandoti a ripristinare una giusta scala di priorità. In poche parole, lavoriamo insieme per mettere te stessa al centro della tua vita.